Uno dei settori che subisce maggiormente l’incremento di prezzo lungo il ciclo della filiera produttiva è quello alimentare ed in particolare il pane con il + 1745,4%, le carote con + 1050,0% e la pasta con il + 490,3%.
Ad annunciare i prodotti alimentari con i rincari maggiori nel passaggio dalla semina nei campi fino a giungere sulle nostre tavole la Coldiretti; tra gli altri prodotti, ad avere un notevole rialzo sono anche il radicchio, i limoni, le clementine, i finocchi, le arance e i mandarini.
Ovviamente a subire maggiormente gli effetti di questi rincari lungo il ciclo di lavorazione sono i consumatori ai quali sono destinati i prodotti e i produttori agricoli, che rispetto allo scorso anno si sono visti ridurre i prezzi all’origine della filiera.
Altro fattore che ha provocato gravi danni all’agricoltura italiana, è l’immissione sul mercato di prodotti falsificati, ovvero di quelli che sono importati e che vengono presentati come made in Italy, secondo quanto sottolinea la Coldiretti, la percentuale di questi prodotti che penalizzano l’agricoltura è molto alta se pensiamo che, ad esempio, su tre prosciutti ben due risultano essere di allevamento estero; stesso discorso potrebbe essere fatto per il latte e per tanti altri prodotti; infine è da rilevare che anche la pasta non sfugge a queste tendenze e, anche se i consumatori ne sono all’oscuro, ben un terzo del grano utilizzato per la sua produzione viene da coltivazioni di paesi stranieri nei quali spesso gli standard sanitari sono molto inferiori a quelli italiani.