Sulla Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato un decreto del ministero dell’Economia che delega la Banca d’Italia a intervenire sulle norme che disciplinano il rapporto tra gli enti finanziatori e i consumatori al fine di renderle conformi con la disciplina del credito a consumo stabilita con decreto legislativo.
Il fine ultimo della nuovo normativa del credito al consumo è quello di rendere i consumatori più tutelati ampliando, per esempio, le garanzie offerte dal contratto; con la nuova normativa, infatti, i consumatori che non dovessero ricevere il bene acquistato o se vi fossero dei difetti oggettivi di quest’ultimo, avranno diritto di interrompere immediatamente il pagamento delle rate; l’intenzione di porre maggiore attenzione sui diritti dei consumatori si evidenzia anche nel nome che sarà dato ai finanziamenti; se oggi parliamo infatti di ‘credito al consumo’, tra breve il nome corretto sarà credito ai consumatori.
Le direttive ricevute dalla Banca d’Italia riguardano anche l’individuazione di cosa dovrà comprendere il tasso annuo effettivo globale, il Taeg; in particolare si vuole rendere più trasparente questo valore che dovrà riportare tutte le spese connesse al finanziamento stesso compreso i costi di gestione, di apertura e se eventualmente vi sono delle carte revolving connesse al finanziamento.
Alla Banca d’Italia, inoltre, è stato demandato anche il compito di stabilire i parametri per la pubblicità e per la comunicazione; più precisamente, quindi, le comunicazioni volte alla pubblicità dei diversi finanziamenti dovranno apparire chiare e riportare in modo trasparente tutti in costi reali connessi al finanziamento e la sua durata, allo stesso modo dovrà essere trasparente il foglio informativo che i consumatori riceveranno obbligatoriamente prima di firmare l’accordo per il finanziamento.