Si tratta di due concetti molto importanti per l’analisi tecnica.
Ogni giorno in borsa si combattono due forze: la forza rialzista e quella ribassista.
Queste due forze sono state rappresentate nell’immaginario collettivo di borsa da un toro (bull) che con il suo tipico movimento d’incornata dal basso verso l’alto spinge le quotazioni in su, e da un orso (bear) che, come si sa, con una zannata attacca dall’alto verso il basso, e spinge, pertanto, le quotazioni in giù.
Questo per quanto riguarda l’animazione.
Nei fatti, queste forze rialziste e ribassiste si manifestano in proposte d’acquisto (denaro) ed in proposte di vendita (lettera) che incrociandosi formano il prezzo.
Ovvio che all’aumentare della pressione d’acquisto, il prezzo tenderà a salire perché se vogliamo comprare una data quantità di titoli ed al prezzo corrente non c’è nessuno disposto a venderne tanti, allora, per convincere qualcuno bisognerà offrire un prezzo via via più alto.
Viceversa nel caso in cui l’offerta di titoli superi la domanda.
Il punto è che sui grafici si riescono a individuare delle aree di prezzo, dette, appunto, di supporto e di resistenza in cui la lotta tra orso e toro si è fatta più aspra e si è avuto:
un veloce capovolgimento della situazione
oppure una lunga ed estenuante battaglia in cui poi ne esce il vincitore
Saranno di supporto, allora, tutte quelle aree in cui il mercato ha girato verso l’alto, cioè ha vinto il toro.
Saranno di resistenza tutte quelle aree in cui il mercato ha girato verso il basso e quindi ha vinto l’orso.
Ogni supporto o resistenza ha il suo orizzonte temporale, dipende da come è stato individuato.
Si distinguono in breve, medio e lungo termine.
Se si opera sul breve termine, però, bisogna tenere bene in mente quali sono stati i supporti o resistenze di mesi o anni addietro, cioè quelli di lungo periodo, perché questi avranno una forte influenza sull’andamento delle quotazioni.
Questi livelli sono tanto importanti a causa della psicologia dell’investitore.
Facciamo l’esempio di un massimo storico.
Questo massimo rappresenta una resistenza di lungo periodo, perché in quell’area di prezzo ci sarà stato qualcuno che ha comprato sui massimi e dal quel giorno in poi è stato sempre in perdita. Qualcun altro, avrà invece, furbamente venduto su quel massimo.
Se dopo un certo periodo si ritorna in quell’area di prezzo, è lecito attendersi una certa difficoltà nel superarlo, perché chi ha comprato sul massimo, rivedendo finalmente il tiolo ritornare al prezzo d’acquisto e la sua perdita annullarsi, sarà tentato di vendere e pure con fretta.
Chi invece era stato furbo nel vendere sul massimo e semmai ha anche ricomprato a prezzi più bassi, penserà sia giusto rivendere allo stesso prezzo.
Certo che qualora la resistenza viene battuta dal mercato, si trasforma in un trampolino di lancio verso l’alto. Questo perchè vorrà dire che è finita la pressione in vendita in quell’area di prezzo e quindi non ci sono ostacoli al rialzo del titolo.
Stesso discorso, ma inverso, avviene su un minimo storico ,che farà questa volta da supporto.
Supporti e resistenze non saranno solo i minimi e massimi storici, ma anche quelli relativi, cioè i minimi e massimi che hanno, comunque, rappresentato un punto di svolta, anche se temporaneo.
Supporti e resistenze sono anche le indicazioni di tendenza che si tracciano per individuare un trend.
Supporti e resistenze sono anche le medie mobili, le bande di bollinger, i ritracciamenti.
della cui spiegazione rimandiamo alle prossime pagine.