Lo scopo della cedolare secca è quello di alleggerire dal peso fiscale coloro che hanno dei locali da affittare, ma soprattutto per evitare i contratti irregolari. Risulta essere un’aliquota fissa sui redditi da locazione.
I risultati della nuova tassazione non sono comunque stati finora soddisfacenti poiché non hanno ridotto il fenomeno dell’evasione. La cedolare ad oggi si paga sul 100% del reddito rendendola molto più competitiva rispetto all’IRPEF che invece utilizza come peso l’85%.
A che tipologie di immobili si applica?
La cedolare si applica alle tipologie di immobili a uso abitativo e che rientrano nelle categorie catastali da A1 a A11 con esclusione dell’A10 (uffici o studi privati). Si estende inoltre anche alle relative pertinenze (box e cantine)
Chi può applicarla?
Tutti i privati che sono proprietari di immobili in locazione. Non possono applicarla le società che hanno stipulato contratti di locazione. In caso di comproprietà ogni proprietario pagherà la sua cedolare indipendentemente dagli altri.
Su che contratti si applica?
Su tutti i contratti di locazione e anche su quelli con durata inferiore a 30 giorni, relativamente a cui è possibile vedere questa guida sui contratti di locazione transitori sul sito Contrattidilocazione.net.
Come si decide di utilizzarla?
Per ottenerla il proprietario deve improrogabilmente spedire una raccomandata all’inquilino con la quale dichiara di avvalersi del nuovo regime fiscale. L’opzione può essere esercitata al momento della registrazione del contratto compilando il modello semplificato Siria.
Come avviene il versamento?
Deve essere versata in acconto (95% del totale) e in saldo con le modalità e le
scadenze previste per l’Irpef.
Le scadenze di versamento per l’acconto sono le seguenti:
in un’unica rata se l’importo è inferiore a 257,52 euro: 30 novembre;
in due rate se l’importo è superiore a 257,52 euro: 6 luglio (40%) e 30 novembre
(60%).
Si tratta quindi di una possibilità interessante.