Si intende per sentiment intorno ad un titolo il “favore” che la comunità finanziaria nutre nei suoi confronti.
Il sentiment si dice essere positivo o negativo secondo che il fascino del titolo sia alto o basso.
Il più delle volte si parla di “sentiment di borsa” per indicarne l’intonazione.
Un sentiment buono o positivo sta ad indicare una borsa tendenzialmente rialzista che nelle sue oscillazioni tende a segnare nuovi massimi reagendo bene alle buone notizie e sottovalutando le cattive.
In caso contrario, si dice di sentiment negativo.
Semplificando, il sentiment è una sintesi dell’umore dei partecipanti al mercato.
Nei confronti dell’intera borsa dipende dalle aspettative sull’andamento delle principali variabili economiche ( PIL, tasso di disoccupazione, livello dei tassi d’interesse, rapporto di cambio, costo delle materie prime, ecc.), dalla stagionalità di borsa ed anche da fattori politici.
Nei confronti del singolo titolo dipende dal settore d’appartenenza, dalla credibilità del management e dalla moda, come adesso avviene per il Nuovo Mercato, dove non c’è ancora sufficiente differenza tra un titolo e l’altro.
Risulta essere importante conoscere il sentiment perchè influirà molto sulle nostre analisi.
Sapendo che ci si trova in una fase positiva per la borsa, assegneremo maggior probabilità all’avverarsi dell’evento positivo e pertanto saremo, ad esempio, portati a comprare su un supporto sottostimando il rischio della sua rottura.
Questo è un esempio, ma è ovvio che non bisogna commettere l’errore di cadere in un eccesso di ottimismo. Si continua a comprare perchè tanto il sentiment è positivo e poi avviene un semicrollo improvviso che può voler dire anche un -20% in tre giorni!
Risulta essere proprio quando c’è un eccesso di ottimismo che la borsa si gira al ribasso, quasi a tradimento. Lo stesso accade quando c’è un eccesso di pessimismo.
Ecco perchè, più di tutto, conta l’esperienza