Per risparmiare, la mossa da manuale è una e sempre quella: iniziare a tagliare il superfluo.
Già. Peccato solo che però, spesso, quel superfluo sia la benzina che ci permette di andare avanti con le nostre vite. Essere parsimoniosi e oculati va bene, tuttavia – a meno ovviamente di non essere in gravi difficoltà finanziarie perchè in quel caso il discorso sarebbe diverso -, non si può di certo rinunciare a tutte quelle piccole cose che, seppur dispendiose, rallegrano le nostre giornate.
La scena tipo, per me? Mattinata in giro per uffici pubblici. Buttiamo sul piatto una visita di cortesia all’INPS, una sempre gratificante chiacchierata all’Agenzia delle Entrate, e magari pure una capatina in Posta, luogo estremamente istruttivo dal punto di vista sociologico.
Non so voi, ma alla fine di tutto ciò scatta il meccanismo di autoricompensa.
Siccome sono stata brava e non ho ucciso nessuno, mi merito ad esempio un bel bicchiere di vino in bar. Oppure invece che mangiare qualcosa di tristissimo a casa, via di take away, notoriamente più caro. Oppure, la quintessenza della gratificazione, per me: faccio un salto in edicola e mi prendo una bella rivista.
Ecco, le riviste. Le riviste sono tipicamente nel mirino di ogni risparmiatore “serio”. Molti suggeriscono semplicemente di smettere di comprarle. Eventualmente di andare in biblioteca a leggerle gratis.
Riviste bloggifPerò, a parte il fatto che dove vivo io in biblioteca è già tanto se hanno qualche libro, figuriamoci altro, il problema è che lì non si può leggere una rivista sdraiate sul divano, in pigiama e struccate, non ci si può portare dietro un the o una cioccolata calda. Non si possono nemmeno strappare e conservare articoli interessanti o look che ci potrebbero ispirare.
Insomma, non fa per me. Siccome sono una risparmiatrice non seria, sarei più propensa a trovare un compromesso. Perchè un modo per risparmiare c’è, ed è lapalissiano: l’abbonamento.
Ho fatto i calcoli su quella che potrebbe essere la spesa tipica di una famiglia italiana, quindi:
Quattroruote
Una rivista femminile (ho preso come esempio Grazia perchè a livello di prezzo mi sembrava una giusta via di mezzo tra i mensili da un lato e i settimanali più cari come Vanity Fair dall’altro)
TV Sorrisi e Canzoni
Una rivista per bambini, il classico Topolino (anche se rispetto ai tempi miei, pare diventato un lusso!!!!)
I prezzi di copertina sono:
Quattroruote 5 euro (x 12 numeri = 60 euro all’anno)
Grazia 1,80 (x 52 numeri = 93,60 euro all’anno)
TV Sorrisi e Canzoni 1,50 (x 52 numeri = 78 euro all’anno)
Topolino 2,50 (x 52 numeri = 130 all’anno!!)
Direi che leggere riviste è piuttosto dispendioso! Sommando le quattro riviste (che non sono neanche tante, alla fin fine!!) si arriva ad una spesa di circa 360 euro!
Abbonandosi invece la situazione sarebbe del tutto diversa:
Quattroruote costa 39,90 euro
Grazia 27,90+4,90 di spese di spedizione, ovvero 32,80 euro
Tv Sorrisi e Canzoni 39+4,90, quindi 43,90 euro
Topolino 80 euro
Già così si verrebbe a spendere circa 196 euro, risparmiando all’incirca 160 euro. Niente male, no?
Se a questo abbinate il cashback dell’8% che potete ottenere tramite BeRuby (di cui vi ho parlato qui), se acquisterete e pagherete l’abbonamento online, risparmierete ulteriori 15 euro.
Ma non è tutto! Questi prezzi sono buoni ma si può sempre fare di più!
Controllate le convenzioni della vostra banca, del vostro luogo di lavoro, magari anche quelle del supermercato! A volte si possono spuntare prezzi ancora più convenienti. Ad esempio, la mia banca ha una convenzione per cui avrei:
Quattroruote (purtroppo) sempre a 39,90 euro
Grazia a 22,50 euro
TV Sorrisi e Canzoni a 29,90
Topolino a 65,80
Questa è una convenzione piuttosto diffusa, per cui è facile che possiate beneficiarne anche voi! Il totale in questo caso sarebbe di soli 160 euro.
200 euro tondi rispetto al prezzo iniziale!
Ancora più conveniente sarebbe poi approfittare dei pacchetti combinati [ad esempio si può aggiungere Grazia Casa a soli 10 euro oppure fare Vanity Fair+Glamour a 45 euro, quando in edicola costerebbero più o meno 170, e via dicendo. Lì dipende dalla fortuna di trovare ciò che fa al caso nostro].
L’obiezione all’abbonamento di solito è “Vabbè, ma io Grazia lo compro solo una volta ogni tanto, non tutte le settimane”. Ed è giusto. Ma a ben vedere, i 22,50 euro dell’abbonamento più conveniente equivalgono a soli 12 numeri su 52. Gli altri 40 sono gratis!
Di solito merita anche se l’acquisto è sporadico, vista la differenza!
Senza contare poi che in molti casi è inclusa la versione digitale o qualche piccolo regalo!
Se ancora non vi basta e volete proprio risparmiare al massimo, pensate anche ad utilizzare i punti delle carte fedeltà! So che la carta Payback, la carta EniStation e quella di Tigotà hanno diversi abbonamenti in catalogo.