Fare ricorso contro una multa che si ritiene aver ricevuto ingiustamente è doveroso. Ma bisogna sapere esattamente come muoversi. Tra autovelox, telepass e altre possibili cause di contestazione, è possibile, tramite appositi organi, prefetto o giudice di pace, inoltrare ricorsi che se accettati potrebbero farci risparmiare notevoli costi.
Naturalmente devono sussistere validi motivi per avviare una procedura di contestazione, in quanto il non accettato ricorso comporta per l’automobilista che ha compiuto l’infrazione, un notevole aumento dell’ammenda, che può essere raddoppiata, in caso di ricorso al prefetto respinto, o elevata, con il pagamento delle spese legali di cancelleria, per il ricorso al giudice di pace.
Un ricorso per la contestazione di una multa può essere presentato per i seguenti casi:
i dati anagrafici del proprietario del veicolo non corrispondono a quelli della contravvenzione
manca l’indicazione del luogo, giorno ed ora della commessa violazione
manca l’indicazione dell’agente accertatore
manca l’indicazione della norma violata
notifica fuori termine, se la multa viene notificata trascorsi i 150 giorni dalla data dell’avvenuta infrazione.
Ricorso multe prefetto
Il ricorso al prefetto va presentato entro 60 giorni dalla contestazione, qualora non sia stato effettuato il pagamento in misura ridotta se previsto.
Il codice della strada prevede la presentazione del ricorso nella prefettura nella cui provincia la violazione è stata commessa. Questo va presentato o direttamente o tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. In alternativa può essere presentato all’ufficio del Comando di Polizia che ha elevato la multa.
Se il prefetto riceve direttamente il ricorso, invia gli atti all’Ufficio di Polizia che ha emesso l’atto entro 30 giorni e l’Ufficio ha l’obbligo di rispondere al prefetto in maniera dettagliata entro 60 giorni.
Entro 120 giorni il prefetto si pronuncia sul ricorso. Se si pronuncia in maniera negativa impone il pagamento del doppio della sanzione.
Ricorso multe giudice di pace
In alternativa al prefetto, si può inoltrare un ricorso al giudice di pace del luogo in cui è stata commessa la violazione. Questo va presentato entro 60 giorni dalla data di notifica della violazione. Il ricorso può essere inoltrato anche dopo un esito negativo del ricorso al prefetto.
La richiesta va fatta in carta semplice e presentata presso la cancelleria del Giudice di Pace o tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.
Non è necessaria, per tale ricorso, l’assistenza di un legale.
Se il ricorso viene respinto, oltre al pagamento dell’ammenda si devono sostenere anche le spese legali e burocratiche del procedimento di ricorso.
Ricorso multe ecopass
Per inoltrare un ricorso per una multa ecopass, è necessario dimostrare che il cartello di ingresso non sia visibile o sia confondibile con altri cartelli stradali. Bisogna comunque avviare una procedura di ricorso attraverso il giudice di pace, come la contestazione di una multa.
Il giudice, in base alle carte da noi presentate, emetterà un giudizio favorevole o non favorevole. In caso di giudizio sfavorevole si devono pagare le spese di cancelleria legale oltre la multa.
Ricorso multe autovelox
Per i ricorsi contro gli autovelox, valgono le procedure di ricorso già descritte tramite il giudice di pace o il prefetto. Le cause per cui è possibile fare ricorso sono le seguenti:
La foto che viene indicata quale prova, non è tale non riferendosi alla violazione
L’errore strumentale di alcuni autovelox è superiore al 5%
I requisiti per il corretto funzionamento di tali apparecchiature non sono riportati nei verbali
Molto interessante.