In un mercato della ristorazione sempre più in evoluzione, dove passato e futuro giocano a rincorrersi a vicenda, è l’eco chef la nuova qualifica professionale generata dalla green economy. Si tratta di uno chef specializzato nella cucina eco-bio, quella che non utilizza conservanti chimici, pesticidi e ogni sorta di agente contaminante. Una cucina naturale, come quella che mangiavano i nostri nonni, certo, ma con varianti e gusti tutt’altro che tradizionali. Una cucina fatta di pietanze sane e gustose, di cibo del territorio e materie prime a km 0, dove gli scarti non sono buttati ma usati come ingredienti per nuove ricette.
Chi è l’eco chef
L’eco chef non è soltanto un cuoco, nel senso tradizionale del termine, quanto un conoscitore attento e accorto della cucina naturale. Un fautore della coltivazione biologica o biodinamica e soprattutto a km 0. I suoi piatti sono un connubio di gusto tra tradizione, prodotti biologici e rispetto per l’ambiente. Ai suoi tavoli vengono serviti piatti provenienti dal territorio circostante, niente cucina molecolare dunque. L’eco chef può proporre tanto una cucina vegetariana o vegana quanto spaziare con piatti a base di carne o pesce. Purché carne e pesce arrivino da allevamenti eco compatibili e rispettosi dell’ambiente e dell’animale. La sua filosofia di vita è racchiusa nel concetto stesso di sana e buona cucina naturale.
Come diventare eco chef
Lo chef, così come l’eco chef, è un cuoco professionista incaricato di preparare il menu, creare ricette e piatti nuovi e gestire tutto il personale che si trova in cucina. Sono soprattutto gli istituti professionali ad indirizzo alberghiero a formare qualitativamente gli aspiranti cuochi. L’alberghiero è un istituto professionale della durata di 3 o 5 anni. Al termine del triennio si consegue il diploma di qualifica professionale mentre proseguendo con il successivo biennio si arriva al diploma di maturità ed alla qualifica professionale di tecnico dei servizi di ristorazione o tecnico dei servizi turistici. Necessario per proseguire gli studi con corsi universitari. Molto rinomate sono anche le scuole di cucina. Queste insegnano non soltanto a cucinare, ma informano sulle norme di sicurezza alimentare, il sistema hccp, le tecniche di primo soccorso e tutto ciò che riguarda la sicurezza sul lavoro. Perché essere chef è anche prendersi cura di un intero staff e sapere come comportarsi in caso di incendio o pericolo in cucina. Le scuole alternano ad uno studio teorico e in aula, stage e tirocini presso strutture convenzionate.
Sbocchi professionali
L’eco chef è un cuoco specializzato nella cucina naturale ed eco-bio. Predilige usare alla base delle sue ricette soltanto ingredienti che crescono senza pesticidi chimici e che siano a km 0. Questo per ridurre al minimo l’impatto ambientale delle sue pietanze e in armonia con il suo spirito ambientalista. Trova impiego presso aziende agrituristiche, ristoranti di cucina naturale e/o vegana, ristoranti vegetariani. E presso tutte quelle aziende ristorative che hanno abbracciato la filosofia green e vogliono offrire alla propria clientela una cucina sana e naturale interamente biologica, per questo hanno bisogno di un cuoco eco-friendly.