Il mondo cambia, e anche i lavori cambiano. O meglio, alcuni ritornano, ma sono diversi da come li conoscevamo. Il mestiere dell’agricoltore è fra i più antichi del mondo, ma l’industrializzazione e lo sviluppo di massa ha fatto perdere di vista a questa figura professionale il rispetto per la natura. Gli agricoltori rimasti hanno fatto un uso massiccio di sostanze nocive e pesticidi chimici, pur di ottenere un raccolto abbondante. Scelte che hanno provocato impoverimento del terreno e inquinamento di vario genere. Negli ultimi anni le cose sono cambiate. Tutto si sta muovendo in un’ottica più ecofriendly, sostenibile e a basso impatto ambientale. Le coscienze sono diventate più sensibili a tematiche legate al rispetto della natura. E sempre più persone richiedono prodotti biologici e naturali. Ciò ha dato uno scossone all’agricoltura, e all’agricoltore. Nasce così la figura dell’agricoltore bio.
Chi è l’agricoltore bio
L’agricoltore bio ha molto spesso una formazione universitaria alle spalle, di solito una Laurea in Agraria o in Scienze Naturali. Conosce bene i cicli stagionali, la struttura del suolo, la green technology. Non è un contadino nel senso tradizionale del termine. Né un agricoltore come lo abbiamo visto all’opera negli ultimi anni. È un esperto della terra, la conosce fino in fondo: sa quando seminare, cosa seminare e come proteggere terra e piante da malattie e batteri, senza far uso di sostanze dannose tanto all’ambiente quanto all’uomo. Ha una conoscenza degli antichi rimedi, che applica in un’ottica moderna ed evoluta, facendosi supportare da ricerche e tecnologie di ultima generazione. Chi pensa che l’agricoltore bio lavori principalmente come una volta, si sbaglia. Certo ci sono raccolti che farà principalmente con manodopera specializzata, e rigorosamente, a mano; ma il più delle volte impiegando tecnologie sempre green e sempre più eco-sostenibili. È merito dell’agricoltore bio la rivitalizzazione dell’agricoltura.
Di cosa si occupa l’agricoltore bio
È un contadino – imprenditore. Lavora la terra e i prodotti derivanti dalla terra seguendo rigorosi processi eco-compatibili ed eco-sostenibili. L’agricoltore bio non usa sostanze nocive. Non inquina. Ricorre ad energie rinnovabili. Usa e riusa tutto ciò che dalla terra viene prodotto. Cerca di ridurre al minimo l’impatto ambientale della propria attività. E immette sul mercato alimenti del tutto naturali. Un prodotto è classificato come bio se ha sull’etichetta una serie di certificazioni. Le più importanti sono Ecocert, Bios, Certiquality. Ma visto il crescente interesse per l’agricoltura biologica, gli enti certificatori si sono moltiplicati. All’agricoltore bio va anche il merito di aver salvato varietà autoctone dall’estinzione. E di aver ridato dignità a paesi e colture ormai dimenticate.
Come si diventa agricoltore bio
Non esiste una procedura da seguire per diventare agricoltore bio. Certo è che gli agricoltori di oggi sono diversi. Conoscono la terra, la composizione chimica, hanno rapporti con buyer esteri. Partecipano a fiere. Promuovono i loro prodotti con packaging eco-friendly, slogan mirati. Sono imprenditori di loro stessi che investono nell’agricoltura biologica e/o biodinamica. Sono molto informatizzati. Hanno siti, e-shop, numeri verdi. Girano il mondo per promuovere la loro attività. L’agricoltore bio è anche un comunicatore. Chi pensa che l’agricoltore bio è uno che passa tutta la giornata nel suo appezzamento di terreno, si sbaglia di grosso.
Sbocchi professionali
Negli ultimi anni sono aumentati coloro che hanno lasciato lavori sicuri per tornare a origini contadine e dedicarsi alla coltivazione di erbe officinali, piante, prodotti naturali etc. Alcuni hanno ripreso l’azienda di famiglia e l’hanno stravolta. Altri hanno cominciato da zero. Altri ancora hanno inseguito il sogno di una vita. La vendita di prodotti provenienti da agricoltura bio ha generato un forte interesse anche da parte dell’industria cosmetica e della grande distribuzione, che hanno incominciato ad usare materie prime bio per i propri prodotti. Il mercato del bio è diventato molto richiesto e redditizio. Basta un’etichetta verde o la scritta bio vicino ad una bottiglia o scatola per indurre gli acquisti. Un agricoltore bio lavora come libero imprenditore o, in alternativa, come partner di industrie più grandi a cui vende le materie prime. Può gestire gruppi di aziende bio, imprese altrui, e molti sbocchi professionali sono ancora tutti da scoprire.