La professione di agronomo è molto richiesta sia nel settore agroalimentare che nel più moderno ambito di sviluppo della green economy. Si diventa agronomo attraverso uno specifico percorso di studi universitari e con l’iscrizione nell’Albo professionale dell’ordine dei dottori agronomi e dottori forestali. L’agronomo può lavorare in aziende agricole, zootecniche, presso pubbliche amministrazioni. Può svolgere la sua attività sia in forma autonoma, come libero professionista, che alle dipendenze di un datore di lavoro.
Vediamo in dettaglio come si diventa agronomo e quali sono gli sbocchi lavorativi per una professione i cui compiti tendono sempre più ad ampliarsi.
Chi è l’agronomo
L’agronomo è un professionista esperto di agronomia. Studia le scienze agrarie e si occupa di applicare correttamente le tecniche agronomiche apprese, per condurre aziende agricole, industrie agrarie e in tutti quei comparti legati al settore in cui è necessaria la sua presenza. Con lo specializzarsi della professione, all’agronomo sono richieste sempre più spesso competenze in materia di ecologia ed economico gestionali, legati all’ambiente rurale. La sua figura trova una prima e attenta definizione nel Vocabolario agronomico italiano di Giambattista Gagliardo, 1700-1800, che utilizza il titolo di “dotto in agricoltura” per riferirsi all’agronomo.
Di cosa si occupa l’agronomo
I dottori agronomi e forestali si occupano di tutte quelle attività volte a valorizzare e gestire i processi produttivi agricoli, zootecnici e forestali, a tutelare l’ambiente e, in generale, le attività riguardanti il mondo rurale.
In particolare sono di sua competenza (art. 2 della legge 7 gennaio 1976, n. 3):
a) la direzione, l’amministrazione, la gestione, la contabilità, la curatela e la consulenza, singola o di gruppo, di imprese agrarie, zootecniche e forestali e delle industrie per l’utilizzazione, la trasformazione e la commercializzazione dei relativi prodotti;
b) lo studio, la progettazione, la direzione, la sorveglianza, la liquidazione, la misura, la stima, la contabilità e il collaudo delle opere di trasformazione e di miglioramento fondiario, nonché delle opere di bonifica e delle opere di sistemazione idraulica e forestale, di utilizzazione e regimazione delle acque e di difesa e conservazione del suolo agrario, sempreché queste ultime, per la loro natura prevalentemente extra-agricola o per le diverse implicazioni professionali non richiedano anche la specifica competenza di professionisti di altra estrazione;
c) lo studio, la progettazione, la direzione, la sorveglianza, la liquidazione, la misura, la stima, la contabilità e il collaudo di opere inerenti ai rimboschimenti, alle utilizzazioni forestali, alle piste da sci ed attrezzature connesse, alla conservazione della natura, alla tutela del paesaggio ed all’assestamento forestale;
d) lo studio, la progettazione, la direzione, la sorveglianza, la liquidazione, la misura, la stima, la contabilità ed il collaudo, compresa la certificazione statica ed antincendio dei lavori relativi alle costruzioni rurali e di quelli attinenti alle industrie agrarie e forestali, anche se iscritte al catasto edilizio urbano, ai sensi dell’articolo 1 comma 5 del decreto legge 27 aprile 1990, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 giugno 1990, n. 165, (2) nonché dei lavori relativi alle opere idrauliche e stradali di prevalente interesse agrario e forestale ed all’ambiente rurale, ivi compresi gli invasi artificiali che non rientrano nelle competenze del servizio dighe del Ministero dei lavori pubblici;
e) tutte le operazioni dell’estimo in generale, e, in particolare, la stima e i rilievi relativi a beni fondiari, capitali agrari, produzioni animali e vegetali dirette o derivate, mezzi di produzione, acque, danni, espropriazioni, servitù nelle imprese agrarie, zootecniche e forestali e nelle industrie per l’utilizzazione, la trasformazione e la commercializzazione dei relativi prodotti;
f) i bilanci, la contabilità, gli inventari e quant’altro attiene all’amministrazione delle aziende e imprese agrarie, o di trasformazione e commercializzazione dei relativi prodotti e all’amministrazione delle associazioni di produttori, nonché le consegne e riconsegne di fondi rustici;
g) l’accertamento di qualità e quantità delle produzioni agricole, zootecniche e forestali e delle relative industrie, anche in applicazione della normativa comunitaria, nazionale e regionale;
h) la meccanizzazione agrario-forestale e la relativa attività di sperimentazione e controllo nel settore applicativo;
i) i lavori e gli incarichi riguardanti la coltivazione delle piante, la difesa fitoiatrica, l’alimentazione e l’allevamento degli animali, nonché la conservazione, il commercio, l’utilizzazione e la trasformazione dei relativi prodotti;
l) lo studio, la progettazione, la direzione, la sorveglianza, la liquidazione, la misura, la stima, la contabilità ed il collaudo dei lavori relativi alla tutela del suolo, delle acque e dell’atmosfera, ivi compresi i piani per lo sfruttamento ed il ricupero di torbiere e di cave a cielo aperto, le opere attinenti all’utilizzazione e allo smaltimento sul suolo agricolo di sottoprodotti agro-industriali e di rifiuti urbani, nonché la realizzazione di barriere vegetali antirumore;
m) i lavori catastali, topografici e cartografici sia per il catasto rustico che per il catasto urbano;
n) la valutazione per la liquidazione degli usi civici e l’assistenza della parte nella stipulazione di contratti individuali e collettivi nelle materie di competenza;
o) le analisi fisico-chimico-microbiologiche del suolo, dei mezzi di produzione e dei prodotti agricoli, zootecnici e forestali e le analisi, anche organolettiche, dei prodotti agro-industriali e l’interpretazione delle stesse;
p) la statistica, le ricerche di mercato, il marketing, le attività relative alla cooperazione agricolo-forestale, alla industria di trasformazione dei prodotti agricoli, zootecnici e forestali ed alla loro commercializzazione, anche organizzata in associazioni di produttori, in cooperative e in consorzi;
q) gli studi di assetto territoriale ed i piani zonali, urbanistici e paesaggistici; la programmazione, per quanto attiene alle componenti agricolo-forestali ed ai rapporti città campagna; i piani di sviluppo di settore e la redazione nei piani regolatori di specifici studi per la classificazione del territorio rurale, agricolo, forestale;
r) lo studio, la progettazione, la direzione, la sorveglianza, la misura, la stima, la contabilità ed il collaudo di lavori inerenti alla pianificazione territoriale ed ai piani ecologici per la tutela dell’ambiente; la valutazione di impatto ambientale ed il successivo monitoraggio per quanto attiene agli effetti sulla flora e la fauna; i piani paesaggistici e ambientali per lo sviluppo degli ambiti naturali, urbani ed extraurbani; i piani ecologici e i rilevamenti del patrimonio agricolo e forestale;
s) lo studio, la progettazione, la direzione, la sorveglianza, la misura, la stima, la contabilità ed il collaudo di lavori inerenti alla valutazione delle risorse idriche ed ai piani per la loro utilizzazione sia a scopo irriguo che per le necessità di approvvigionamento nel territorio rurale;
t) lo studio, la progettazione, la direzione e il collaudo di interventi e di piani agrituristici e di acquacoltura;
u) la progettazione e la direzione dei lavori di costruzioni rurali in zone sismiche di cui agli articoli 17 e 18 della legge 2 febbraio 1974, n. 64;(3)
v) la progettazione, la direzione, la sorveglianza, la liquidazione, la misura, la contabilità ed il collaudo di lavori relativi al verde pubblico, anche sportivo, e privato, ai parchi naturali urbani ed extraurbani, nonché ai giardini e alle opere a verde in generale;
z) il recupero paesaggistico e naturalistico; la conservazione di territori rurali, agricoli e forestali; il recupero di cave e discariche nonché di ambienti naturali;
Come si diventa agronomo
Per diventare agronomo occorre la Laurea in Agraria o in Scienze Agrarie. Sarebbe utile, per una sorta di continuità negli studi, avere alle spalle anche un diploma quinquennale in agraria o in un istituto professionale, dove agraria, zootecnica e chimica siano considerate le materie principali. In questo modo sarà più facile studiare e laurearsi.
Dopo la laurea, lo studente acquista il titolo di dottore, ma ancora non può esercitare la professione di agronomo. La legge impone l’iscrizione all’albo professionale dell’ordine dei dottori agronomi e dottori forestali. Quest’ordine comprende una sezione A e una sezione B. Agli iscritti nella sezione A spetta il titolo di dottore agronomo e dottore forestale. Agli iscritti nella sezione B spettano i seguenti titoli professionali: agronomo e forestale junior; zoonomo; biotecnologo agrario.
Materie di studio
Agronomia
Analisi fisica, chimica e sensoriale degli alimenti
Biochimica
Biologia
Botanica
Chimica
Diritto agrario comunitario
Economia agroalimentare
Fisica
Lingua inglese
Matematica
Produzioni vegetali
Sbocchi professionali e concorsi
L’agronomo trova lavoro presso aziende agricole, zootecniche e industrie agroalimentari. Può anche svolgere la libera professione, prestando consulenze a enti pubblici o privati. E partecipare a concorsi pubblici per agronomo nel ruolo di tecnico. Anche l’attività d’insegnamento è un’ulteriore possibilità lavorativa. I laureati in Scienze agrarie possono insegnare presso istituti tecnici agrari, istituti tecnici industriali, istituti professionali per l’agricoltura.