Assai rari e quindi preziosi, i diamanti sono il bene rifugio per eccellenza. Sono un bene di prestigio, con buone probabilità di aumentare il loro valore nel tempo e si prestano quindi a investimenti di lungo periodo. Prima di avvicinarsi a questo mercato occorre però avere le idee molto chiare. Ecco i consigli fondamentali.
Il costo. Chi investe in diamanti fa un investimento anonimo, al portatore e non paga alcuna tassa, il tutto nella piena regolarità. L’investimento minimo parte dai 4000-5000 euro e non dovrebbe andare oltre il 5% del patrimonio mobiliare disponibile. Nella scelta delle pietre, è preferibile evitare di comprare diamanti di caratura elevata. Il peso ideale di un diamante da investimento dovrebbe essere quello contenuto tra 0,5 e 1,5 carati. Oltre questo peso la convenienza scende perché subentra la difficoltà di disinvestimento, trattandosi di pietre molto costose.
La certificazione. I diamanti da investimento hanno una quotazione ufficiale: sono quotati il primo martedì del trimestre solare. Per questo è indispensabile comprare sempre diamanti che siano provvisti di una seria perizia che ne certifica la purezza e l’autenticità. Le perizie devono essere effettuate soltanto da istituti internazionalmente riconosciuti, i più autorevoli dei quali sono l’Istituto Gemmologico Americano (GIA), l’Istituto Gemmologico Internazionale di Anversa (IGI) e l’Istituto Gemmologico tedesco di Idar Oberstein. I diamanti devono inoltre essere consegnati in blister sigillati e tatuati con un iscrizione laser del numero di certificato sulla cintura del diamante stesso, che ne consente la tracciabilità anche su internet.
Come si comprano.I diamanti da investimento si possono acquistare nelle gioiellerie che trattano questo tipo di preziosi, attraverso le società di intermediazione, facilmente rintracciabili sui giornali finanziari o su internet, oppure in banca. Gran parte degli istituti di credito attivi in Italia offrono infatti alla clientela un servizio di jewellery consultancy, cioè di consulenza e d’intermediazione per l’acquisto di gioielli e pietre pregiate. È un servizio che le banche realizzano con l’ausilio di operatori ed esperti del settore orafo.
La procedura di acquisto in entrambi i casi è semplice: dopo 30 giorni dall’ordinazione, le pietre giungono al cliente accompagnate da un certificato che garantisce le caratteristiche e il valore dei diamanti e, in genere, da una polizza assicurativa contro eventuali furti, rapine o incendi. In banca le pietre vengono consegnate direttamente allo sportello e l’acquirente può anche scegliere se entrarne in possesso, cioè ritirare i preziosi e poi custodirli, oppure se depositarli in una cassetta di sicurezza, presso la banca stessa.
Come si vendono. Chi possiede diamanti da investimento ha la possibilità di disinvestire in ogni momento. Le società di intermediazione e le banche, attraverso la stessa agenzia presso la quale sono stati acquistati, si assumono l’impegno di perseguire le rivendita dei diamanti collocati, entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta scritta del proprio cliente. Le commissioni di disinvestimento sono molto varie. Possono essere fra il 15% -20% del valore della pietra, se la vendita avviene prima di 5 anni dall’acquisto, per scendere al 10 % dal quinto anno in poi, oppure essere fissate in ogni caso al 10%, costo che si ammortizza quindi quanto più a lungo vengono conservati i diamanti.