Purtroppo potrebbe accadere che un prestito venga respinto (prestito rifiutato) per varie problematiche. Le motivazioni possono essere molteplici, e possono cambiare da un istituto di credito all’altro. Non significa però che non si possa ottenere il prestito da un’altra finanziaria.
Tutti gli Istituti di Credito per evitare il più possibile i casi di insolvenza, valutano minuziosamente le richieste di prestito finanziario e fissano dei parametri sotto i quali il prestito viene respinto e quindi non concesso.
I parametri fondamentali presi in considerazione per la concessione del prestito e causa di prestito rifiutato in genere sono:
-raccolta e verifica dei dati personali: (nome, cognome, residenza, data di nascita); i documenti riguardanti la professione e l’inquadramento contrattuale; i documenti riguardanti il reddito (CUD, se il cliente è pensionato; busta paga, per i lavoratori dipendenti; e la dichiarazione dei redditi, per i lavoratori autonomi);
-verifica e analisi del reddito: viene verificato se sono presenti altri finanziamenti in corso si esamina il livello di reddito del richiedente che viene rapportato alle spese mensili fisse che esso ha. Ciò deve garantire alla finanziaria e al cliente stesso di poter pagare le spese mensili vitali più la rata del finanziamento stesso;
-verifiche nelle banche dati e centrali rischi: viene analizzato lo stato creditizio del richiedente nei confronti di altre compagnie finanziarie, nel caso in cui abbia ricevuto altri finanziamenti, e lo stato di regolarità dello stesso. Si può accedere anche alle banche dati pubbliche sui fallimenti e sul Registro Informatico dei Protestati.
Potrebbe verificarsi che dopo tutte le analisi dei dati il prestito venga rifiutato per svariati motivi (per esempio in casi molto restrittivi non si ha accesso al prestito perché non si ha una storia creditizia antecedente). Se si è protestati, procedere alla cancellazione del protesto, come spiegato in questa guida, potrebbe essere la soluzione migliore.
Chiusa la pratica di finanziamento e ottenuta la liberatoria sarà possibile tentare nuovamente di richiedere un prestito con un’altra compagnia creditizia che potrebbe avere parametri di valutazione più flessibili.